Servizio “Orienta Lavoro”

Di che si tratta?

“Orienta Lavoro” è un servizio di supporto per adulti in condizione di svantaggio sociale al fine di favorirne l’accesso nel mercato del lavoro. Collocato nell’area adulti del Servizio sociale si propone di valorizzare i processi di promozione, emancipazione e responsabilizzazione dei beneficiari nei loro percorsi di autonomia..

• consulenza individuale

Consiste in percorsi brevi di chiarificazione del proprio progetto professionale. Solitamente ne beneficiano persone che si trovano in situazioni di empasse rispetto al tema “io ed il lavoro” e sono motivate dall’obiettivo di ripensare la propria dimensione lavorativa.

• percorsi di empowerment individuale

Sono percorsi di durata variabile, dove l’attenzione è rivolta a sostenere processi di maturazione individuale. Viene rivolta una particolare attenzione ai processi di miglioramento delle capacità relazionali. Ne beneficiano persone che hanno la necessità di attivare percorsi formativi in situazione per potersi poi attivamente proporre nel mercato del lavoro, in autonomia o supportati dagli operatori del sistema dei servizi.

• percorsi di supporto all’accesso al mercato del lavoro

Sono percorsi finalizzati all’aumento dei requisiti di occupabilità sull’area delle competenze tecniche ed organizzative. Possono prevedere dei percorsi formativi focalizzati all’apprendimento di compiti definiti oppure finalizzati a permettere la reciproca conoscenza fra persona e realtà produttiva. In genere vengono offerte: Work-experiences, borse di lavoro, tirocini, inserimenti lavorativi nel settore della cooperazione sociale, corsi di qualificazione e riqualificazione.

• percorsi di integrazione sociale

Sono percorsi finalizzati a strutturare opportunità di miglioramento della qualità della vita per adulti in difficoltà. Il principale obiettivo consiste nel miglioramento della qualità della vita attraverso la rigenerazione del capitale di fiducia. Si enfatizza quindi la riattivazione di processi di contrattualità con il servizio, il superamento della semplice erogazione di contributi economici, sostenendo l’inserimento della persona in un contesto relazionale, mediato dalla esecuzione di un compito identificato. Gli eventuali percorsi di accesso al lavoro sono valutati a scadenza molto lunga.

Chi può beneficiarne?

A uomini e donne in età lavorativa, residenti nei Comuni dell’Ambito Distrettuale Urbano 6.5, che non sono in grado di sostenere un normale posto di lavoro e necessitano di un percorso di accompagnamento individualizzato e, se possibile, di un inserimento che tenga conto delle loro reali possibilità.

Quali requisiti si devono possedere?

Solo qualora l’accesso al servizio sia funzionale alla concessione del “reddito di base”, è richiesto il possesso dei seguenti requisiti:

• Iscrizione del nucleo famigliare nell’anagrafe della popolazione residente di uno dei Comuni dell’Ambito Distrettuale Urbano 6.5 da almeno dodici mesi oppure nucleo famigliare soggiornante legalmente in via continuativa nel territorio dell’Ambito da almeno dodici mesi.
• Indicatore della capacità economica equivalente del nucleo familiare (CEE) inferiore al valore del reddito minimo equivalente (€ 5.000,00.)
• Dichiarazione di disponibilità  allo svolgimento e alla ricerca di una attività lavorativa
• Capacità del beneficiario e del suo nucleo familiare di garantire il progressivo coinvolgimento attivo nel progetto stabilito e di mantenerne gli impegni sottoscritti.

A chi rivolgersi?

Servizio Sociale del Comune di riferimento.

Come viene concesso?

Al servizio si accede a seguito della valutazione della funzione di segretariato sociale dei Servizi Sociali Comunali.

Per saperne di più

• L. Innocente, M. Pradella, “Lavoro e svantaggio sociale”, in Quaderni di Orientamento, Anno XIII, Novembre. 2004, n. 25
• L. Innocente, M. Pradella, “Lavoro e svantaggio sociale” II parte, in Quaderni di Orientamento, Anno XIII, Maggio 2005, n. 26
• L. Innocente, M. Lisetto, V. Pivetta, M. Pradella, “Al servizio dell’inclusione sociale”, in Prospettive Sociali e Sanitarie, Aprile 2008, n. 6